Il logo: uno e centomila (varianti)
Se stessimo guardando una serie tv che si intitola Visual Identity, sappi che il personaggio principale si chiamerebbe senz’altro Logo.
Il logo è l’elemento più importante dell’identità visiva e proprio per questo deve essere in sintonia con il tuo brand:
- deve rispecchiare i tuoi valori,
- deve incontrare il gusto del tuo cliente ideale,
- deve essere adatto al tuo tipo di business.
Il logo però è uno e centomila perché può essere (anzi deve essere) declinato in diverse varianti.
In questo post vediamo:
- quali sono i formati e le varianti più comuni di un logo
- come e quando puoi usare un determinato formato e una determinata variante.
Pronta? Via!
Cos’è un logo
Il logo è l’immagine grafica che rappresenta un libero professionista, un’azienda, un prodotto o un servizio. Aiuta a distinguerti dai tuoi colleghi, a farsi notare dai tuoi clienti grazie all’uso di un mix ben preciso di palette colori, lettering e forme o altri elementi illustrati.
Il termine “logo” deriva dall’abbreviazione di logotipo. Va precisato che, per sintetizzare chiamiamo “logo” il marchio ma tecnicamente sono due cose differenti.
Il marchio infatti è composto dal Pittogramma (il simbolo grafico) + il Logotipo (il lettering ovvero la scritta).
C’è poi il Favicon che è un’icona che sintetizza il marchio e può essere creata partendo dal Pittogramma oppure dal Logotipo e nascere per esempio dalla iniziale del brand.

Diapositiva di un marchio.

Esempio: Gloria Bevilacqua – pittogramma con logotipo e favicon.

Esempio: Chiara Manfrinato – lettering e favicon.
Ogni elemento del logo sarà sviluppato con una coerenza visiva che ne determinerà lo stile grafico e qualunque scelta si decida di intraprendere, è importante prevedere declinazioni di uno stesso logo.
Le declinazioni
Pensiamo a come può essere usato il logo:
- per il sito web
- per i canali social
- per il biglietto da visita
- per la carta intestata
- per il packaging
…ma non solo!
Può essere impresso sulla locandina di un evento, come sponsor principale oppure può essere stampato su un supporto molto piccolo, come una matita e proprio per questo è importante che il logo sia il più versatile possibile.
Le declinazioni del logo nei diversi formati ci aiutano in queste situazioni, ecco perchè ti sarà capitato spesso di vedere un logo sviluppato nella forma orizzontale, quadrata oppure più compatta.
Ogni declinazione o variante di logo seguirà la medesima palette colori e prevederà una versione monocromatica in positivo e negativo.
Trovo sia più semplice mostrarti direttamente qualche esempio, per farti capire meglio come si sviluppano e in cosa differiscono le varianti di un logo. Anche se lo stile grafico è differente, i formati sono i medesimi.
Il logo compatto/quadrato


Esempio: Alessia Savi
Il logo esteso/orizzontale
E ora vediamo gli stessi loghi declinati nel formato orizzontale, dove il disegno (pittogramma) cambia disposizione in base alla scritta (lettering).


Logo con i colori dell’identità visiva
Come dicevamo, i loghi seguono una specifica palette colori. Nel caso qui sotto, i colori utilizzati sono stati un cipria e due tonalità di verde e negli esempi successivi vedrai il logo nelle versioni monocromatiche.

Esempio: Eleonora Zoccoletti
Logo monocromatico
Come spesso accade, quando si ha il proprio logo sviluppato nei diversi formati (orizzontale/esteso, quadrato, icona) e nei i colori della propria palette di riferimento la tentazione di pensare: “Evviva ora ho tutto” è molto grande. In realtà lo sviluppo del logo monocromatico sarà più utile di quanto si pensa.
Prova ad immaginare, per esempio, a quando:
- parteciperai a un evento come sponsor e l’organizzazione ha la necessità di avere i loghi tutti in bianco e nero per evitare confusione di cromie nel layout
- hai preparato lo speech per un’occasione della quale non vedevi l’ora ma scopri all’ultimo che sono previsti dei limiti cromatici di impaginazione
- finalmente vuoi creare un timbro personalizzato con il tuo logo per arricchire i tuoi prodotti/i regali per i tuoi clienti e hai bisogno che sia leggibile
- oppure più semplicemente, vuoi porre il tuo logo in alcune fotografie o video ma mentre stai per farlo ti accorgi che i colori creano disordine con lo sfondo
Ecco, già solo per uno di questi motivi avere la versione monocromatica del proprio logo semplifica la vita e non ti costringe a inseguire il grafico che ti ha progettato la tua identità visiva, non trovi? 🙂
Per logo monocromatico solitamente si pensa alla variante nera e alla variante bianca. Ma trovo che potrebbe tornarti utile anche una variante di logo monocromatica, con il colore principale della palette colori: in questo modo, la tua comunicazione risulterà più coerente.



Logo su fondo trasparente
Ogni declinazione di logo va poi preparata in diversi formati per il web e per la stampa (JPG, PNG, PDF per citarne i più importanti).
Approfondirò presto l’argomento, scendendo in dettagli più tecnici ma su una cosa in particolare mi voglio soffermare: il logo su fondo trasparente è quel file che cercherai subito nella tua cartellina dei file definitivi. Serve a essere utilizzato su sfondi colorati e diversi dal bianco.
E, proprio tornando all’esempio di prima, sarà perfetto per ogni volta in cui avrai la necessità di sovrapporre un piccolo watermark sulle tue foto, sui post dei social oppure sui tuoi video. Unica raccomandazione importante: attenzione a non creare troppa confusione con lo sfondo.


Esempio di uso scorretto di foto con watermark poco leggibile e soluzione con sfondo in linea con la palette colori. ( Foto: © pixabay)
Linee guida per usare bene il logo
Di fronte a tanta ricchezza potrebbe essere complicato capire quando usare una variante del logo e quando un’altra.
Conoscere l’utilizzo scorretto e le dimensioni minime di stampa di un logo permette di evitare errori ed è per questo che occorre avere delle linee guida per stabilire una casistica e fare in modo che le diverse varianti vengano usate con criterio e in maniera coerente.
Esempio: dimensioni minime di stampa.
Bene, eccoci giunte alla fine di questo post, spero tanto ti sia stato utile.
Se nel frattempo hai qualche domanda, scrivimi una mail: sarò felice di risponderti.
Se invece hai già un logo ma leggendo questo post ti sei ritrovata con un solo formato -e una sola variante, con tutti i problemi che questo può comportare, forse è arrivato il momento di pensare a un restyling: scopri Brand Walsh oppure scrivimi per chiedermi un preventivo mirato.